Una nascita fuori tempo
- Doula Amica
- 20 lug 2019
- Tempo di lettura: 2 min

RACCONTO DI PARTO
L'ospedale che avevamo scelto aveva due sale parto con la vasca da bagno e il lettone, per sentirsi quasi come a casa, e mi incuriosiva provare un parto un po' più naturale rispetto ai primi due, durante i quali mi ero sentita un po' "estromessa"...
Per la nascita di Annalisa mi sentivo pronta per qualcosa di diverso.
La gravidanza era andata bene, nessuna complicazione, a parte un po' di pressione alta a partire dal quinto mese, forse anche dovuta dal forte caldo estivo, ma tenuta sotto controllo.
Tutto faceva pensare (sperare) ad un parto fisiologico.
Ammetto che avevo molta paura del cesareo, speravo dentro di me di non doverlo fare, anche perchè con altri due bambini piccoli a casa ad aspettarmi, avevo bisogno di riprendermi velocemente.
La scadenza si avvicinava e ormai la mia pancia era molto grande, avevo preso 12 chili!
Mio marito in quei giorni lavorava in trasferta e quindi mia madre era venuta a stare da noi per aiutarmi con i bimbi, poi lui sarebbe tornato per la data precisa, sperando che anche questa figlia fosse puntuale come gli altri due.
Le contrazioni iniziarono il pomeriggio di quattro giorni prima (rispetto alla scadenza) dandomi appena il tempo di sistemare i bambini con gli zii, chiamare mio marito, buttare quattro cose a caso in valigia, che non avevo ancora avuto il tempo di preparare, e farmi accompagnare da mia madre all'ospedale, che per fortuna era abbastanza vicino a dove abitavamo.
Arrivata in ospedale avevo già una dilatazione avanzata, quindi mi hanno portata in sala parto quasi subito, e per fortuna la stanza con la vasca era disponibile, così mi sono subito immersa e rilassata.
Sapevo che mio marito non ci sarebbe stato e mi dispiaceva, sentivo che mancava qualcosa, e continuavo a dire alla piccola :"aspetta papà, aspetta papà..."
Sono stata in quella vasca non so per quanto, con le ostetriche che ogni tanto venivano a controllare che andasse tutto bene, la dilatazione proseguiva bene ed io ero contenta di stare lì in acqua.
mia madre era li con me che mi stringeva la mano e mi faceva forza.
Poi sono iniziate le spinte, e in quel preciso momento, non so come, è spuntato mio marito, che si era precipitato per essere presente al parto! Che bella sorpresa!
Dall'emozione mi sono messa a piangere, anche lui piangeva, piangevamo tutti!
La sua presenza mi aveva dato forza, e di li a poco è nata Annalisa dentro la camicia bianca.
Quando mel'hanno data ho subito controllato che ci fosse tutto, l'ho baciata e me la sono stretta sul petto, poi le ho offerto il seno e lei, piccola ma determinata, sapeva già come fare.
Poi le ostetriche l'hanno lavata e vestita e l'hanno data a mio marito, che l'ha tenuta in adorazione mentre mi ricucivano.
Il giorno dopo sono arrivati gli altri bimbi e non smettevano più di guardarla e accarezzare la loro nuova sorellina.
Dopo tre giorni sono stata dimessa perchè stavamo bene entrambe.
E' stata proprio una bella esperienza e sono contenta di aver sperimentato il parto in acqua.
Se arriverà un altro figlio so già come vorrò partorire!
Cristina
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