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Sedici ore, ma ne è valsa la pena!

  • Immagine del redattore: Doula Amica
    Doula Amica
  • 8 giu 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

RACCONTO DI PARTO


Nostro figlio è nato alle 23:15 dopo ben sedici ore di travaglio.

Ricordo che ero spaventata, già in gravidanza, e speravo che il parto non durasse troppo, più che altro, che non facesse troppo male...

Insomma, la mattina sono cominciate le contrazioni, dopo una notte agitata con tanti risvegli per andare in bagno, e un bel po' di nausea.

Il mio compagno stava per andare al lavoro, ma quasi sull'uscio l'ho fermato, dicendogli che "era iniziata la traversata", e per fortuna ci avevo visto giusto!

Non sapevo cosa mi aspettava, amiche e parenti mi avevano un po' avvisata, ma mi preoccupava il non saper distinguere il momento, le contrazioni "vere" da quelle preparatorie, così siamo andati in ospedale a fare una visita.

Ci hanno detto che la dilatazione dell'utero era poca e che dovevo ancora aspettare, e ci hanno ri mandati a casa.

Tornati a casa ho chiamato mia madre e mia sorella, che sono arrivate (abitano a pochi chilometri da casa nostra) con il pranzo fatto dentro ai tegami di mia madre.

Io mi sono messa a rassettare casa assecondando le scariche, ancora abbastanza lievi.

Abbiamo aspettato, quell'attesa mi è sembrata infinita!

Dopo qualche ora, a me le contrazioni parevano più intense e ravvicinate, e allora siamo tornati all'ospedale.

Ma anche questa volta :"E' ancora troppo presto signora. Torni a casa e si rilassi".

Si rilassi, si rilassi, facile per lui dirlo, non avrebbe mica mai partorito il dottore!

Non era tanto facile rilassarmi con il dolore sempre più forte...

Intanto a casa era arrivata pure mia cognata, portando le carte da gioco, così ci siamo messi tutti a giocare passando il tempo.

Mi facevano ridere e io continuavo a dire "ferme ferme che mò ve lo faccio qua!"

Poi, ad un certo punto, mi alzo per andare in bagno e... spalsh! Mi si son rotte le acque.

Ho allagato la cucina!

Allora siamo ri partiti io e il mio compagno alla volta dell'ospedale.

Mi sembrava di fare le vasche...avanti e indietro tra casa e l'ospedale!

Questa volta mi ci hanno tenuta, finalmente!

Mi hanno fatta sdraiare a letto nella camera con altre due ragazze, una che doveva partorire come me, e l'altra che aveva partorito il giorno prima, una bella feminuccia.

Sono stata lì con i dolori,con l'ostetrica che veniva ogni tanto per visitarmi, finchè mi hanno portata in sala parto.

E' entrato anche il mio compagno, anche se era bianco come un cencio e avevano paura che svenisse da un momento all'altro!

Mi hanno messa sul lettino, poi dopo un po' il medico (non quello di prima, un altro) mi ha detto che dovevo spingere, così ho spinto più forte che potevo, e mio figlio è nato.

Ero contentissima di vederlo, finalmente! Che bello che era, tutto arruffato e bagnato!

Il mio compagno piangeva, non riusciva più a dire nulla, e anch'io piangevo, e anche il bimbo s'è messo a piangere e urlare...Che famiglia di piagnoni!

Un momento bellissimo che non dimenticherò mai in tutta la mia vita.

Poi l'hanno portato a pulirlo e fargli delle analisi mentre mi ricucivano (un'altra volta dolore!)

Mi hanno ri portata in camera e poi è arrivato il piccolo tutto lavato e vestito, bello!

Insomma, è stata dura, quanto dolore e attesa, e viaggi su e giù all'ospedale, ma ne è valsa la pena!


Rosa

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